Quantcast
Channel: Commenti a: Condizionatori d’aria: la tecnologia inverter è uno specchietto per le allodole?
Viewing all articles
Browse latest Browse all 44

Di: David

$
0
0

I climatizzatori INVERTER sono MOLTO DELICATI: il tallone d’Achille sono le schede elettroniche, soprattutto quella driver del motore (sono un tecnico elettronico). Ripararle è difficile perché sono molto molto complesse, a volte montano componenti introvabili quindi bisogna sostituirle, e costano un botto… ho sentito sulle 700 euro… Per fortuna a casa mia ho un bel ON/OFF monosplit, di due anni e qualche mese… speriamo lo stesso che non si guasti, ma almeno credo di non spendere un salasso per farlo riparare.
Entrando nel tecnico, la “tecnologia” inverter cosa fa? “Prende” la 230 in alternata monofase di casa, la trasforma in continua arrivando fino 320 Volt (+ e -) grazie ai dei condensatori di livellamento. Questa tensione in continua viene poi “divisa” in tre parti, per pilotare un motore in alternata trifase, in questo caso il motore del compressore (che ha tre fili): sembra un controsenso, una tensione continua che alimenta un motore in alternata.. infatti queste tre componenti continue vengono applicate al motore in tempistiche differenti e ben definite, simulando una trifase fissa: il vantaggio è che si può teoricamente “modulare” la velocità del motore a piacimento, “affettando” e “espandendo” le componenti applicate, in tal modo si può regolare la potenza e consumare meno. Nel caso dell’ON/OFF il motore, monofase, va sempre alla stessa velocità. Tecnicamente è meglio far variare la velocità di un motore trifase rispetto ad uno monofase (ma il primo metodo è molto più complesso). Il motore è pilotato da circuiti di potenza che si interfacciano con microprocessori e sensori vari, da qui la complessità ed il maggior costo (soprattutto dei ricambi). Inoltre tali schede devono avere a bordo pesanti filtri antidisturbo: infatti il motore è come se fosse pilotato a “gradini”, quindi continui “switch” generano una sacco di disturbi che possono essere irradiati (come sulle vecchie radio AM, quando si attivava un interruttore di casa si sentiva il disturbo nella radio..)o iniettati nella rete elettrica: ci sono delle norme che devono essere rispettate per avere un prodotto conforme.
Il problema delle schede è anche dato del fatto che, purtroppo, a volte per ridurre i costi costruttori montano componenti sottodimensionati o economici, con un ciclo di vita non molto alto.. E qui stiamo parlando di grossi produttori Cinesi o Coreani, con numeri di pezzi prodotti da spavento…
Non sapevo che dal 2013 gli ON/OFF non venissero più prodotti.. Da una parte vi è il presunto “risparmio” energetico, ma quanto inquinamento ci vuole per produrre una scheda molto più complessa? Ci vuole molto più materiale per produrre una scheda e un motore inverter. E poi quanto costeranno farle smaltire?
Forse, chi sta seduto in Europa chi governa, queste cose non le sa…


Viewing all articles
Browse latest Browse all 44

Trending Articles